Il programma, pieno di appuntamenti e cerimonie, ha avuto un preambolo nella giornata di giovedì 23 con l’apposizione di una targa che intesta la sede provinciale del Fante presso Casa del Combattente, alla memoria del Generale Carlo Soave. Mentre a Gorizia è stata deposta una corona alla base del monumento al Fante, esemplare della nota statua disegnata ed ideata da Angelo Balzardi già nel 1934.
In Piazza Marconi a Muggia si è invece tenuta alla presenza del Sindaco Paolo Polidori l’alza bandiera.
La giornata di venerdì ha visto l’apertura del Raduno con lo sbarco di un Tricolore lungo 12 metri sul Molo Audace, giunto a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera, accolto dal nostro Vice Presidente Pierpaolo Purelli e poi scortato dai marinai dell’A.N.M.I Gruppo di Trieste e dai Bersaglieri della Sezione “Toti” di Trieste fino al Municipio di Trieste dove era atteso dall’Assessore dott.ssa Caterina De Gavardo in rappresentanza del Sindaco di Trieste e dalle autorità militari e civili, rappresentanze d’Arma e anche scolaresche presenti per l’occasione in Piazza Unità d’Italia. Il Tricolore è stato quindi trasferito al Colle di San Giusto scortato da automezzi della Guardia Costiera e della Polizia Locale ed è stato accolto dalla rappresentanza del Gruppo Reggimentale della Sezione di Roma Capitale dell’82° Fanteria “Torino”. Significativa anche la presenza di personale effettivo del 82° Fanteria Torino di stanza a Barletta.
Con solenne cerimonia alla presenza del nostro Presidente Mauro Pierazzi, e del Presidente nazionale Gianni Stucchi e di numerose autorità civili e militari e Associazioni d’Arma, il Tricolore è stato issato dai Fanti dell’82° Torino, supportati da una squadra di Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Trieste ed esposto sulla torre campanaria della Cattedrale. Sono seguite deposizioni al monumento ai Caduti di Trieste e all’Ara della III Armata.
Nel pomeriggio sono seguite le cerimonie di deposizione di una corona alla base del Sacrario Militare di Redipuglia con la partecipazione del Sindaco di Fogliano – Redipuglia Cristiana Pisano e di autorità civili e militari. Le attività in programma sono poi proseguite ai monumenti del Cippo alla Brigata “Sassari” dove, in presenza del sindaco del Comune di Sagrado Marco Vittori, è stato reso onore alla gloriosa brigata. Un’altra cerimonia si è svolta a Monfalcone, dove sono stati resi gli onori all’Ara dei Caduti della Grande Guerra. Si è giunti quindi a Duino Aurisina, in provincia di Trieste, dove assieme a Sindaco Igor Gabrovec sono stati resi gli onori ai caduti presso i monumenti “Ai Lupi di Toscana”, del “Maggiore Randaccio”, all’Ara della III Armata e infine al Cippo in memoria dei caduti della Brigata “Valtellina” (poi “Trieste”).
A seguire, deposizioni della corona al Cippo di Banne (TS), davanti all’ex caserma “Monte Cimone”, che ricorda la tragica scomparsa di tre commilitoni per incidente durante un’esercitazione nel 1986. Contestualmente alla deposizione della corone, sono state recitate brevi preghiere officiate dal Cappellano dell’Associazione e già ”Cravatta Rossa” del 1° Fanteria San Giusto, don Angelo Scarabottolo.
La giornata di sabato è iniziata con la deposizione di una corona e alzabandiera al Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza; più tardi, in piazza Unità d’Italia, è stata data l’apertura del 36° Raduno Nazionale dei Fanti d’Italia con il saluto alle Autorità locali e onori all’arrivo del Medagliere Nazionale dell’Associazione Nazionale del Fante, al Municipio di Trieste.
Nella Casa del Consiglio Comunale è seguita la presentazione del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste” al Consiglio Comunale di Trieste e al Sindaco Roberto Dipiazza da parte del colonnello Massimiliano Spucches alla presenza del Presidente Nazionale ANF Gianni Stucchi e i Presidenti Assofante di Trieste e Forlì e di numerosi rappresentanti della Federazione ANF del Friuli Venezia Giulia e di altre Associazioni d’Arma. E’ seguito uno scambio di doni tra il Comandate Spucches e il Sindaco Dipiazza e anche tra le associazioni del Fante di Spilimbergo, Forlì e di Trieste indirizzate sia all’amministrazione comunale sia al 66° Reggimento Fanteria “Trieste”.
La Sala del Consiglio Comunale ha poi ospitato Assemblea del Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale del Fante.
Con la chiusura dei lavori, le Presidenze , le Associazioni, i soci e le autorità si sono portate in Piazza Sant’Antonio presso la Chiesta chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo nel cosiddetto “Borgo Teresiano” per assistere alla Santa Messa officiata dal Vescovo di Trieste Mons. Trevisi.
Le attività pomeridiane del 25 maggio sono state aperte con la deposizione di una corona alla Risiera di San Sabba Monumento Nazionale, oltre alle autorità civili e militari erano presenti numerosissimi associati dell’ANF.
Nel tardo pomeriggio presso Sala Costantinides del Museo Sartorio Largo Papa Giovanni XXIII si è tenuta l’interessante conferenza “Pattuglie ad Est” a cura di Pierpaolo Donvito con il moderatore e giornalista Massimo Gobessi che ha analizzato l’organizzazione del sistema difensivo sul confine orientale e del Carso triestino negli anni della Guerra.
In Piazza Unità d’Italia nel frattempo si tenevano le prove dello sfilamento militare e dell’assetto dell’ammassamento delle associazioni con Fanti e patronesse che avrebbero all’indomani , affollato la piazza Unità d’Italia e le rive triestine.
La serata è stata allietata dall’esibizione in Piazza del Ponterosso, della Banda del Corpo Musicale “Tre Pievi” di Sorico fondato nel 1928, che è una delle più antiche Associazioni culturali del lago di Como.
Si è così arrivati alla giornata clou di domenica 26, con l’arrivo di 70 pullman e l’afflusso da tutt’Italia di migliaia di Fanti, patronesse e familiari.
A loro si è aggiunta una folla festante di cittadini e numerosissimi turisti presenti in città e giunti proprio nella mattinata con alcune navi da crociera in transito nel capoluogo giuliano.
In realtà nella serata del 25 maggio e all’albeggiare del 26 maggio, alcuni nostri soci erano già al lavoro per completare numerose attività operative inerenti alla viabilità, alle aree di parcheggio, all’accoglienza e alla sistemazione di segnaletiche, bandiere e striscioni nei punti nevralgici del Raduno. Attività che a dire il vero ci avevano impegnato ininterrottamente anche nei giorni precedenti per ottemperare alle ordinanze comunali che dettavano tempistiche e modalità di esecuzione dei vari lavori che necessariamente erano a carico della Sezione di Trieste. In questo contesto dobbiamo ringraziare la disponibilità dei tecnici dei servizi operativi e dei magazzini del Comune di Trieste e del Comando della Polizia Locale e della Sala Operativa per aver sempre messo a disposizione mezzi e personale anche in situazioni non programmate e imprevedibili.
Tutto ha inizio con l’arrivo dei primi pullman dalla bella Strada Costiera e quindi da Viale Miramare e che poi hanno imboccato i viali del Porto vecchio, “Porto Vivo”, assistiti dal personale della Società di Security e Safety Alexa. L’affluenza dei Fanti, nelle strade ormai chiuse al traffico è stata seguita dagli steward che li hanno indirizzati al punto di ammassamento in un area estesa di poco meno di un chilometro.
L’area di ammassamento e sistemazione delle Sezioni e federazioni, in un ordine programmato e condiviso con la Presidenza Nazionale, era una seria preoccupazione; tutto era stato studiato sulla carta e ispezionato giorno dopo giorno, un lavoro certosino e di grande responsabilità. I Fanti della Sezione di Trieste, unitamente alle Cravatte Rosse del Gruppo Veneto, si erano però già posizionati nei punti strategici coordinati dal socio Alessandro Giacomelli e facilitati, cosa che va sottolineata, dalla fattiva e fraterna collaborazione dei presidenti delle varie sezioni che via via giungevano verso la Piazza . La giornata di sole radioso era accompagnata da un piacevole vento leggero che faceva ondeggiare e spiegare le dozzine di gonfaloni, labari e bandiere sezionali schierati per l’alzabandiera d’inizio.
Si apriva così il cerimoniale militare seguito nei dettagli dal personale del Comando Militare Esercito del Friuli Venezia Giulia, con l’ingresso della Fanfara dei Bersaglieri dell’11° Reggimento e della Compagnia di fucilieri del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste” che procedevano all’alza bandiera. In piazza le autorità civili e militari che già avevano affollato la tribuna e le rappresentanze di Assoarma, della Federazione Grigioverde e il gruppo bandiere tricolori delle Sezioni delle Associazioni dei Fanti giunte a Trieste. La tribuna si affollava e il nostro cerimoniere Fulvio Sluga coadiuvato da Enrico Michelazzi verificavano che tutti i presenti e invitati fossero correttamente accomodati nei posti convenuti da protocollo. L’emozione del nostro Presidente di Sezione era evidente ma lo era altrettanto la soddisfazione che tutto quello che era stato organizzato a tavolino da mesi ora si era concretizzato in modo perfetto.
Mentre i reparti militari lasciavano temporaneamente la piazza, iniziava l’ordinato e spettacolare inquadramento delle Federazioni e Sezioni della Piazza Unità d’Italia che da li a breve avrebbero idealmente abbracciato la piazza fino a giungere alla iva del mare prospiciente la Scala Reale con il monumento al “Bersagliere e alle mule di Trieste”.
L’attenzione del vicepresidente Pierpaolo Purelli unitamente alla consapevolezza dei soci della Sezione di Trieste che ben avevano compreso il piano di schieramento e la collaborazione di tutti i fanti delle Sezioni partecipanti ha fatto si che il posizionamento delle Sezioni avenisse in modo impeccabile e senza intoppi. Anche l’aiuto dei lagunari dell’A.L.T.A di Trieste è stato determinante per far rispettare l’ordine anche tra gli spettatori dell’evento che hanno assistito alla cerimonia.
Come non citare l’impianto di sicurezza sanitaria che si è articolato su tre autoambulanze, un’auto medica e cinque squadre di operatori a piedi con defibrillatore e equipaggiamento di primo soccorso ( al termine del raduno si conteranno più di 20 interventi di soccorso ) .
L’ingresso dei reparti militari in piazza , con la Bandiera di Guerra del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste” dava il via al cerimoniale e alle allocuzioni delle autorità civili e militari. Il cerimoniale scandito dal nostro Massimiliano Ceschia coadiuvato dal colonnello Marotta del CME. Le allocuzioni sono state aperte dal Presidente Nazionale Gianni Stucchi, seguite poi dal Sindaco Roberto Dipiazza, quindi da Pierpaolo Roberti Assessore regionale alle autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione e quindi dal Generale di Corpo d’Armata Gaetano Zauner comandante del COMFOTER.
Al termine delle allocuzioni il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha consegnato al 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste” il sigillo Trecentesco della Città di Trieste primo e prezioso simbolo della città, che testimonia una storia ricca e una cultura diversificata, frutto delle influenze di popoli e imperi che hanno lasciato il segno nel corso dei secoli e rappresenta un prezioso riconoscimento per coloro che hanno dato e danno lustro al nome di Trieste . Il riconoscimento che è andato a questa unica e altamente specializzata unità dell’Esercito, che porta il nome della città di Trieste, e che, da sempre, opera in Italia e all’estero in contesti impegnativi, incerti e pericolosi, come dimostrano le partecipazioni alle missioni internazionali in Bosnia, Kosovo, Macedonia, Albania, Iraq, Afghanistan, Somalia, Mali e Libano mentre in territorio nazionale ha svolto numerosi cicli operativi nelle operazioni Strade Sicure.
Il nome di “Trieste” è – dal Reggimento – sempre stato portato nel mondo, con orgoglio, disciplina e onore e tutte le mattine, durante la cerimonia dell’alza bandiera, il comandante grida il motto reggimentale: “Osando Vinco” e il reggimento schierato urla, all’unisono, “TRIESTE”. Ed è proprio con il comune intento della Sezione di provinciale di Forlì e della consorella Sezione Provinciale di Trieste che è stata promossa l’istanza per il riconoscimento di una così importante onorificenza.
Si è, quindi, arrivati alla sfilata delle sezioni; la cerimonia militare si conclude con l’uscita dei reparti militari e della Bandiera di Guerra, accompagnata dal suono dei quattro complessi bandistici, in rappresentanza e accompagnamento, delle rispettive Sezioni, della Banda di Castelnuovo del Garda, della Banda di Giovanile Luigi Silvestri di Camisano Vicentino, della Banda Tre Pievi di Sorico e e di quella Banda Cittadina di Castel Condino e Cimego si apre lo sfilamento che prevedrà il passaggio di tutti i gruppi dinnanzi alla tribuna d’onore per ricevere il saluto. Inizia la sezione ANA degli Alpini di Trieste e , a seguire, il gruppo di circa 200 bandiere tricolori delle Sezioni presenti al Raduno. Seguono le prime file di Fanti del Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Puglia, Piemonte, Toscana, Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia le Associazioni della Fanteria d’Arresto, dei Granatieri di S ardegna , del 7° Cuneo e dell’82° Torino. Tanti , tantissimi rappresentanti da tutta Italia per cui è impossibile citare tutti. Nonostante la stragrande maggioranza dei presenti avesse terminato il servizio militare da 30, 40 e più anni e sotto i baschi prevalessero capelli grigi e bianchi, passo ed inquadramento sono rimasti invariati dai tempi di quando si sono portate le stellette ed il defilamento, sotto il palco delle autorità, è risultato impeccabile. La sfilata è proseguita sulle Rive fino in piazza Ponterosso, dove ha avuto luogo lo scioglimento. Più di 4000 fanti e patronesse con le loro bandiere tricolori e labari hanno sfilato in Piazza Unità d’Italia rappresentando con onore l’ANF e con il visibile orgoglio di essere fanti.
Lo sfilamento è stato chiuso come d’uso dalla folta rappresentanza della sezione ospitante di Trieste con le “Cravatte Rosse del 1° San Giusto “ e della rappresentanza che ha acquisito l’onere e l’onore del prossimo raduno, ovvero la Sezione di Palermo.
La cerimonia si è conclusa sul palco col passaggio della Bandiera del Raduno dalle mani del Sindaco di Trieste a quelle del Vice Sindaco di Palermo Giampiero Cannella dove, nel 2026, si terrà il 37° Raduno Nazionale. Bandiera che poi è passata nelle mani del Presidente della Sezione di Palermo il Lgt. Vincenzo Maniaci che ha ricevuto un abbraccio fraterno dal nostro Presidente Mauro Pierazzi.
La chiusura dell’evento ha coinciso, infine, alle ore 18.00 con l’ammainabandiera solenne in piazza Unità, con gli onori militari di un picchetto del Piemonte Cavalleria 2°.
L’elenco di coloro che hanno aiutato, supportato e collaborato alla buona riuscita di questo evento è lungo: il Prefetto dott. Pietro Signoriello ai sindaci Roberto Dipiazza, Igor Gabrovec, Anna Maria Cisint, Cristiana Pisano e Marco Vittori, e i rispettivi uffici amministrativi che hanno seguito gli atti amministrativi e autorizzativi, il Colonnello Giuliano Innecco del Comando Militare Esercito il suo personale e a tutte le componenti dell’Esercito Italiano che hanno partecipato all’evento, il Generale Walter Milocchi della Polizia Locale di Trieste e tutto il personale e unità operative, il Capitano di Vascello Luciano del Prete comandante della Guardia Costiera di Trieste e il suo personale, il Generale ing. Alberto Maiolo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Trieste con tutte le squadre specializzate che sono state impegnate nelle varie attività, il Dott. Pietro Ostuni Questore di Trieste con tutto il personale per l’importante servizio d’ordine garantito durante tutto il Raduno, il Vescovo di Trieste Monsignor Enrico Trevisi, il Comandante provinciale dei Carabinieri colonello Mauro Carrozzo, il generale Michele Pallini Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Trieste. Un grazie particolare al nostro Consigliere di Sezione Vincenzo Rescigno, Luogotenente per diversi anni al 1° Fanteria “San Giusto” che ci ha sostenuto e consigliato in molteplici situazioni.
Una menzione particolare va poi alla SOGIT – Croce di San Giovanni – Sezione di Trieste ed all’Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Trieste che hanno fornito l’impianto della sicurezza sanitaria.
Grazie anche agli amici marinai dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia gruppo di Trieste e dell’Associazione Nazionale Bersaglieri della sezione “Enrico Toti”, gli alpini della sezione ANA “Guido Corsi” di Trieste ed ancora i lagunari dell’A.L.T.A di Trieste e I fanti delle Sezioni di Cividale del Friuli e Spilimbergo per aver allestito la Mostra sulla Fanteria presso la Sala Comunale d’Arte durante le giornate del Raduno.
Un ulteriore ringraziamento, ultimo ma non meno importante, va al Presidente Gianni Stucchi, al Vice Presidente Vicario Giuliano Danieli per i preziosi consigli ed incoraggiamenti ed al Maggiore già “Cravatta Rossa” Francesco Coletta per l’impagabile collaborazione.
Di grande supporto l’info point allestito in Piazza Unità d’Italia, presso la Sala Comunale d’Arte , sempre a disposizione dei radunisti con le nostre socie e amiche Nadia, Rossana, Gaia e Gabriella. Supporto anche esteso ad indirizzare i numerosi cittadini, turisti e radunisti alle attigue allestite con la mostra “Storia della Fanteria”.
Chiudiamo con un virtuale abbraccio al gruppo del Comitato Organizzatore, pochi Consiglieri, che per un anno e mezzo hanno preparato ogni dettaglio del raduno, coordinandosi con le istituzioni, superando imprevisti di ogni genere e portando a casa un bagaglio di esperienza e soddisfazioni unico. Sapevano anche di poter contare, naturalmente, su tutti i Soci della Sezione, molti in diverse occasioni hanno dedicato il loro tempo libero e partecipato alla preparazione di questo indimenticabile evento nazionale.